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Cosa prevede la Legge 107 Buona Scuola
La Legge 107/2015 della Buona Scuola, ha numerose parole chiave e una di esse è autonomia scolastica.
La riforma dà alle scuole gli strumenti finanziari e operativi per dare piena attuazione al processo di realizzazione dell’autonomia e di riorganizzazione dell’intero sistema di istruzione.
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L’istituzione dell’organico di potenziamento assicura alle scuole la possibilità di realizzare i progetti previsti dal piano triennale per migliorare l’offerta formativa. Ma garantisce anche più risorse umane: ogni istituto ha in media 7 docenti in più per realizzare i propri progetti e per l’arricchimento dell’offerta.
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Per la prima volta la legge 107 ha previsto un finanziamento aggiuntivo di 3 miliardi a regime sul capitolo istruzione e un piano di assunzioni per la copertura delle cattedre vacanti e il potenziamento della didattica. I concorsi per gli insegnanti tornano ad essere banditi regolarmente.
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Le risorse stabili arrivano non solo per l’assunzione ma anche per la formazione in servizio dei docenti (40 milioni).
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Per gli studenti è prevista un’offerta formativa flessibile che guarda alla tradizione, più Musica e Arte, ma anche al futuro, ad esempio più lingue straniere, più economia e più competenze digitali. Le scuole superiori potranno attivare materie opzionali per rispondere meglio alle esigenze educative dei ragazzi. L’offerta formativa sarà declinata in base alle esigenze degli studenti e coerente con la necessità di orientarli al futuro.
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Le assunzioni record della riforma Buona Scuola
Il Piano di assunzioni previsto dalla Buona Scuola è il più consistente degli ultimi 20 anni. Per l’anno scolastico 2017-2018 i posti che sono stati stabilizzati sono stati 58.348 (di cui 6.260 unità di personale Ata, 259 dirigenti scolastici e 56 educatori nei convitti e negli educandati).
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In precedenza, nel 2015 sono stati 90.000 i docenti assunti. Il valore medio annuo di assunzioni prima del Piano della Buona Scuola era di 24.000 circa: il confronto dimostra come la Buona Scuola sia veramente tale per tutti, studenti, docenti, dirigenti e tutto il personale scolastico.
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Bonus scuola da 500 euro per i docenti
Sono stati previsti investimenti ad hoc per laboratori e digitale. Per i docenti è prevista la Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione, un voucher di 500 euro all’anno da utilizzare per l’aggiornamento professionale attraverso l’acquisto di libri, testi, strumenti digitali, iscrizione a corsi, ingressi a mostre ed eventi culturali, hardware e software. Può essere utilizzata anche per l’iscrizione a master e corsi post lauream.
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Per rendere coerente la formazione con l’orientamento al futuro, una parte dei fondi che lo Stato stanzia per gli Istituti tecnici superiori sarà legata, per il 30%, agli esiti dei diplomati nel mondo del lavoro. Altri 90 milioni vengono stanziati subito per l’innovazione didattica e la creazione di laboratori territoriali, aperti anche di pomeriggio, per orientare i giovani al lavoro e da utilizzare come strumento di contrasto alla dispersione.
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Sul digitale e l’innovazione l’investimento diventa permanente: dopo i primi 90 milioni, stanziati altri 30 all’anno a partire dal 2016. Il ddl prevede la creazione di un portale unico dei dati della scuola con la pubblicazione di tutte le informazioni relative al sistema di istruzione: bilanci degli istituti, Anagrafe dell’edilizia, Piani dell’offerta formativa, dati dell’Osservatorio tecnologico, curriculum vitae degli insegnanti, incarichi di docenza. Uno strumento di trasparenza nei confronti dei cittadini e di responsabilizzazione degli istituti.
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Piano Nazionale Scuola Digitale
Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD) è un pilastro della riforma della Buona Scuola che guida le scuole in un percorso di innovazione e digitalizzazione. Le tecnologie entrano in classe, superando l’impostazione frontale della lezione e favorendo una didattica meno trasmissiva e più operativa.
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Il Piano ha funzione di indirizzo e di coordinamento: attraverso azioni già finanziate contribuisce a introdurre le nuove tecnologie nelle scuole, a diffondere l’idea di apprendimento permanente (life-long learning) ed estendere il concetto di scuola dal luogo fisico a spazi di apprendimento virtuali.
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La sua funzione, dunque, è quella di agevolare l’impiego dei Fondi Strutturali Europei (PON Istruzione 2014-2020) e dei fondi della legge 107/2015 (La Buona Scuola) per favore l’innovazione digitale e le nuove tecnologie.
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Bando scuole innovative, continua l’impegno sull’edilizia scolastica
L’edilizia scolastica è sempre stata una delle parti più dolenti del sistema di istruzione italiano. Anche in questo caso la legge 107 è intervenuta con decisione ed ha previsto un bando per la costruzione di scuole altamente innovative dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico. È stato inserito un investimento di ulteriori 200 milioni per i mutui agevolati per la costruzione e ristrutturazione delle scuole, 40 milioni per finanziare le indagini diagnostiche sui controsoffitti degli istituti.
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